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venerdì 4 aprile 2014

ASPARAGI BIANCHI ALLA BOLZANINA



Buongiorno lettori!
Avete letto la nostra ricetta pubblicata ieri su "il mattino"? Dateci un'occhiata!

Eccoci ritrovati con il nostro appuntamento settimanale! Per quanto riguarda questo mese, abbiamo deciso di lanciare la “sfida ai fornelli” proponendovi un ingrediente tipico di questa stagione:l’asparago! Questo vegetale vanta di numerose caratteristiche positive: è un ottimo depurativo e diuretico, inoltre facilita la digestione in quanto è ricco di fibre. Lo si può trovare bianco, da degustare come contorno o antipasto, oppure verde, ingrediente principale di risotti, crespelle o frittate. In particolare in Veneto ci sono diverse tipologie di asparago bianco certificate:  l’asparago bianco di Bassano DOP, quello di Cimadolmo IGP, asparago di Badoere IGP e quello di Verona. Gli asparagi però si possono trovare anche nella zona di Bolzano, infatti la ricetta che vi proponiamo questa settimana è l’asparago alla bolzanina. E’ una ricetta molto semplice da realizzare e si può accompagnare con il Terlaner Sauvignon, un vino bianco dal profumo fruttato con aromi gradevoli, i quali esaltano il gusto dell’asparago. Accompagniamo gli asparagi con le uova, in quanto in questa stagione la produzione di uova incrementa tanto che una gallina comincia a produrre di media quasi un uovo al giorno.  Le dosi di questa pietanza fanno riferimento a 4 persone, se decidete di servirla come piatto unico, mentre per 6 persone, se decidete di proporla come secondo piatto. Gli ingredienti necessari per la realizzazione di questa ricetta sono quindi: 2kg di asparagi bianchi, sale, un cucchiaio di zucchero e 2 noci di burro; per quanto riguarda la salsa alla bolzanina servono: 4 uova extra fresche, 1 cucchiaio di succo di limone, 1 cucchiaio di senape, 125 ml di olio d’oliva extra vergine, erba cipollina e prezzemolo(a piacere), 2 cucchiai di aceto di vino, sale e pepe q.b. Iniziate a pulire gli asparagi togliendo la parte legnosa e legateli con uno spago, Prendete una pentola con i bordi alti e fate bollire l’acqua, aggiungendo burro, sale, e lo zucchero. Immergetevi gli asparagi con le punte rivolte verso l’alto e fateli lessare per 10-20 minuti, a seconda dello spessore degli asparagi. Nel frattempo preparate la crema: cuocete le uova in una pentola con acqua calda per circa 10 minuti, lasciatele raffreddare e sbucciatele. Togliete i tuorli e schiacciateli con i rebbi di una forchetta, aggiungete il succo di limone e la senape mescolando il tutto. Incorporate lentamente l’olio d’oliva extra vergine e mescolate finché non otterrete una salsa omogenea. Tagliate con il coltello l’erba cipollina ed  il prezzemolo e aggiungeteli all’emulsione, precedentemente preparata insieme all’aceto di vino. Aggiustate di sale e pepe. Tagliate a pezzetti l’albume e aggiungetelo alla salsa. Accompagnate gli asparagi cotti al dente con la salsa che avete preparato e, se desiderate, accompagnate questa pietanza con delle fettine di Speck non troppo stagionato (che non superi i 3 mesi di stagionatura). Una ricetta molto simile è stata creata con gli asparagi bianchi D.O.P. di Bassano (VI)  nella quqale si fanno bollire gli asparagi come in questa ricetta e vengono accompagnati dalle uova, ma queste ultime vengono semplicemente spezzettate con i rebbi della forchetta e condite con olio, sale e pepe. Provatele entrambe e…buon appetito!

Ora cari lettori attendiamo le vostre ricette a weekend@mattinopadova.it


venerdì 21 marzo 2014

Empanadas con tofu




Buongiorno lettori!
Per tenerci sempre aggiornate la nostra biblioteca si arricchisce quasi quotidianamente di nuovi libri, riviste o anche semplicemente di ricette trovate in internet. La cucina si basa su tentativi, che a loro volta nascono da intuizioni i semplici curiosità. Ed è per questo che l’ingrediente di questa Sfida ai fornelli è il tofu: proprio perché non lo conosciamo bene, è giusto utilizzarlo per allargare il nostro bagaglio di sapori e profumi. In questa ottica di sperimentazione ecco la ricetta di questa settimana: l’abbiamo trovata appunto in una delle tante riviste che abbiamo sugli scaffali e che abbiamo deciso di adottare perché unisce due diverse culture culinarie, quella argentina e quella giapponese. Oggi parliamo di empanadas di tofu, ovvero una specie di panzerotti fritti ripieni con tofu. Non dimentichiamo poi che questo piatto, grazie alla presenza dei carboidrati e delle proteine vegetali del tofu,  è completo dal punto di vista nutrizionale.
Per preparare l’impasto delle empanadas per 8/6 persone occorrono: ½ kg di farina 00, 20 g di burro (o margarina vegetale), ½ litro di acqua salata, olio di semi di arachidi. Per quanto riguarda il ripieno sono necessari 250 g di tofu, una cipolla, 4 cucchiai di olio di oliva extra vergine, un mazzetto di coriandolo fresco, sale q.b..
Prepariamo subito il ripieno dei nostri panzerotti, tagliando la cipolla grossolanamente, e facendola soffriggete in una casseruola con  l’olio. Finché la cipolla si cucina, tagliate a cubetti il tofu e unitelo al soffritto facendo attenzione a non farlo attaccare; se necessario, aggiungete un po’ d’acqua. Fate cuocere per due o tre minuti, dopo di che mettete il coriandolo precedentemente lavato, mondato e tritato. Mescolate bene e cuocete per altri 2-3 minuti. Togliete dal fuoco e fare raffreddare.
Per la preparazione della empanadas, mettete in una terrina capiente ½ kg di farina disponendola a fontana,; al centro versatevi il burro, che avete precedentemente fuso a fuoco lento, e l’acqua salata. Mescolate gli ingredienti con la punta delle dita  e amalgamate bene fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo che dovrete lavorare per almeno 15 minuti. Con il matterello stendete ora la pasta fino a uno spessore di 3-4mm, ricordandovi di infarinare il piano di lavoro in modo da non far attaccare l’impasto. Utilizzando un coppa pasta della misura che più preferite (noi abbiamo usato quello di 7cm di diametro), ritagliate i dischi di pasta.
A questo punto, su ognuno, disponete un po’ di ripieno: la quantità dipende ovviamente dalle dimensioni del disco di pasta, ma deve essere tale da permettervi di ripiegare a metà il disco, chiudendo così l’empanada. Passate i rebbi della forchetta lungo i bordi della mezzaluna di pasta, in moda da fare aderire i due lati assicurandovi sia ben chiusa. Friggete in olio ben caldo finché le empanadas risultino dorate su entrambi i lati. Servitele calde! Noi le utilizziamo in occasione degli aperitivi perché – se prodotte in piccole dimensioni - sono perfetti finger food che ben si accompagnano a un bicchiere di vino.
Buon appetito!

venerdì 14 febbraio 2014

OMELETTE CON GROVIERA E COCKTAIL MIMOSA



Buongiorno lettori!

Oggi vi proponiamo una ricetta per fredde e pigre colazioni domenicali: omelette con Groviera accompagnata dal cocktail Mimosa. L’omelette è un piatto tipico della cucina francese che consiste in una frittata ripiegata su se stessa e farcita, nel nostro caso con Groviera. E’ un piatto semplice, ma molto gustoso che sazierà anche la fame più vorace!

Il cocktail mimosa, invece, si presenta con un colore giallo aranciato e non ha un altissimo grado alcolico, vista la presenza dello champagne, per cui risulta perfetto per essere gustato come aperitivo prima dell'inizio del pasto. Il suo sapore dolce, inoltre, incontra molto spesso i gusti delle donne; è chiamato così perché è servito molto spesso per la Festa della Donna. Cominciamo con la realizzazione di sei omelette, occorrono: 12 uova intere, 50gr di burro,  un cucchiaio di olio di semi di arachidi (facoltativo), 90gr di Groviera grattugiata, sale e pepe quanto basta. In una terrina capiente rompete le uova, unite il sale e il pepe e sbattete con le forchette o con delle fruste elettriche. Nel frattempo fondete il burro in una padella piccola e, se desiderate, aggiungete l’olio di semi di arachidi; quest’ultimo si utilizza per far si che il burro non si bruci. Successivamente prendete un mestolo, versatelo nella padella e aspettate che l’omelette sia cotta, quindi che si sia solidificata. Una volta pronta, grattugiate (con la grattugia a fori grossi) 1/4  di Groviera e piegatela a metà. Ponete nuovamente l’omelette sul fuoco basso in modo da far sciogliere il groviera all’interno. Nel frattempo preparate il cocktail con l’arancia e lo champagne, quest’ultimo si può sostituire con un Brut a metodo classico. Spremete l’arancia  in un bicchiere da tavola, successivamente filtratene il contenuto privandolo dei pezzettini di arancia all'interno di un bicchiere tipo flute, facendo attenzione a non superare la metà (deve essere in quantità leggermente inferiore rispetto a quella del vino ovvero 4/10 ). Procedete quindi aggiungendo( per i restanti 6/10)  lo champagne ghiacciato,  mescolando bene, in modo da amalgamare al meglio i sapori dei due ingredienti. Servite immediatamente ancora freddo.

Se volete potete accompagnare l’omelette con30 gr di mirtilli rossi, anche surgelati in questo caso ricordatevi che dovete sempre cucinarli. Potete caramellare questi ultimi in una padella antiaderente con un cucchiaio da tè di zucchero di canna. Noi l’abbiamo accompagnata con un po’ di mirtilli perché ci piace il contrasto che creano i mirtilli caramellati, quindi dolci, con l’omelette salate. Provatelo! Buon appetito!!

venerdì 7 febbraio 2014

INSALATA DI QUINOA AL PESTO AGLI SPINACI E POMODORI SECCHI



Buongiorno lettori! Eccoci ritrovati con il nostro appuntamento settimanale. Oggi vi proponiamo una ricetta particolare con la quinoa che è una pianta appartenente alla famiglia delle chenopodiacee, come gli spinaci o la barbabietola, la parte che noi consumiamo sono semi rotondi, simili a quelli del miglio contenuti in una spiga. Particolarmente dotato di proprietà nutritive: contiene fibre e minerali, come fosforo, magnesio, ferro e zinco. È anche un’ottima fonte di proteine vegetali e grassi insaturi ed è per questo motivo che è una pianta molto utilizzata nella cucina vegetariana o vegana. La quinoa, inoltre, è particolarmente adatta per i celiaci, in quanto è totalmente priva di glutine. Si utilizza in grani in alternativa a un normale cereale, al posto del riso, del couscous o del miglio. È ottima nelle zuppe, nelle insalate fredde o nelle crocchette; oggi noi ve la proponiamo in insalata con pesto di spinaci, pomodori secchi e pecorino Fiore sardo D.O.P. (presidio Slow Food). Prima della ricetta due parole sul pecorino che abbiamo utilizzato che è l’ingrediente del mese della sfida ai fornelli. Si tratta di un formaggio a pasta dura, prodotto esclusivamente con latte intero di pecora  fresco che non subisce alcun trattamento taermico, per questo motivo si dice a pasta cruda. Secondo il disciplinare la produzione avviene dal mese di dicembre al mese di giugno. La stagionatura di questo formaggio saporito dura fino a 6 mesi.
 Per preparare questa sfiziosa ricetta occorrono: 200gr di quinoa , 50gr di spinaci in foglie, 50gr di prezzemolo, 50 gr di olio d’oliva extravergine, 50gr di noci, 50gr di Pecorino Fiore Sardo, 150gr di pomodori secchi tagliuzzati, succo di limone, sale e pepe. Iniziamo con la cottura della quinoa in acqua fredda, ovvero,  riempire una pentola con 400ml d’acqua fredda,  salarla, versarvi la quinoa e porla quindi sul fuoco. Il seme sarà cotto dopo circa 30-40 minuti a partire dall’ebollizione e comunque  fino a completo assorbimento dell’acqua. Nel frattempo lavate gli spinaci e il prezzemolo, successivamente, metteteli nel mixer insieme alle noci, pecorino Fiore sardo,  olio d’oliva, il succo di mezzo limone precedentemente spremuto sale e pepe. Frullate. Utilizzate questo pesto per condire la quinoa raffreddata aggiungete i pomodori secchi tagliuzzati a striscioline. Se desiderate ottenere un’insalata più saporita grattugiate un po’ di pecorino nel piatto di portata. Ora è pronta la nostra insalata, non rimane altro che augurarvi buon appetito!!