lunedì 16 settembre 2013

VOGLIA DI ESTATE…ANCORA!

Le ferie per la maggior parte di noi sono già un ricordo, e forse proprio per questo abbiamo ancora voglia d’estate…
Effettivamente, nel momento in cui stiamo scrivendo queste parole, le temperature sembrano proprio quelle di un paio di mesi fa: sfidando le previsioni meteo che però ci annunciano giorni di pioggia e calo delle temperature, abbiamo scelto di parlare oggi di un classico estivo della nostra cucina italiana.
Il vitello tonnato è un piatto che ha sicuramente travalicato i confini della regione di origine (il Piemonte) e ha superato brillantemente la prova del tempo. Se ne parla già nel ‘700-‘800 e Pellegrino Artusi ne riporta la ricetta nel suo La Scienza in cucina e l’Arte di mangiare bene del 1891.
Il vitello tonnato, o vitel tonè, è però un piatto che appartiene alla nostra tradizione popolare e proprio per questo ha beneficiato dell’evoluzione legata al territorio, al passare del tempo e al modificarsi del gusto.
Troviamo così mille ricette di questo piatto: ognuna con una caratteristiche che la rende ora più leggera, ora più legata alla creatività di un grande chef o magari a un caro ricordo della nostra famiglia.
Quella che vi proponiamo noi oggi, è quella di Nonna Rosy.
Per 6 persone, servono: 500-600g di girello di vitello, 180g di tonno  sgocciolato dall’olio di conservazione, 100g di funghetti sott’olio, 30g di acciughe, 20g di capperi, 3 cipolline sott’aceto e 2 uova di maionese. Sedano, carota e cipolla per il brodo.
Preparate il brodo vegetale, a bollore immergete la carne e portatela a cottura. Scolatela e lasciatela raffreddare.
Nel frattempo frullate gli ingredienti della salsa, utilizzando un po’ di brodo per renderla morbida. Regolate di sale.
Tagliate la carne  a fette sottili, disponetele sul piatto e condite con la salsa al tonno.
Le varianti sono, come detto, pressoché infinite e riguardano ovviamente la salsa: da quella preparata senza uova (come prevedeva la ricetta dell’Artusi), a quella che vede la presenza dello yogurt per renderla light, fino ad arrivare all’inserimento del tartufo nero, magari quello dei nostri Colli Berici.
Anche in questo caso, quindi, libero sfogo a fantasia e creatività! Saremo felici se vorrete condividere con noi la vostra personale versione!

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