giovedì 14 novembre 2013

tartufini al cioccolato leggermente piccanti e una bella novità!

Abbiamo una novità! 
Da qualche tempo, chi ci segue lo sa bene, scriviamo le nostre ricette tutti i giovedì sulle pagine de Il Mattino di Padova e la collaborazione si è allargata ancora! Infatti gestiamo un nuovo blog sulla loro piattaforma online - LE MANDOLINE -  dove i veri protagonisti potrete essere voi! 
Bisogna infatti mettersi alla prova ai fornelli e partecipare al nuovo concorso di ricette! Ogni mese verrà lanciato dalle pagine del quotidiano un ingrediente, sempre di stagione e di facile reperibilità, e potrete inviarci le vostre ricette. Ci piacerebbe tanto poter diventare una grande cucina virtuale, un luogo dove scambiarci idee, consigli e trucchi culinari con tutti quelli che amano come noi la buona cucina!

Per premiarci oggi ci concediamo un momento di puro godimento! 
Per questo vi presentiamo una ricetta della nostra cuoca Laura molto cioccolatosa perfetta proprio come premio, per festeggiare qualcuno che amiamo, per fare un regalo originale e gustoso fatto totalmente con le nostre mani, magari per Natale!
Gli ingredienti necessari sono: 300 gr di cioccolato fondente al 70%, 300 gr di panna fresca, 60 gr di miele di acacia, 70 gr di burro, del peperoncino in polvere (quanto basta) ed infine 100 gr di cacao amaro in polvere.
Sciogliere il cioccolato a bagnomaria; portare ad ebollizione la panna fresca con il miele, versarla in tre momenti sul cioccolato fuso, mescolando sempre.
A questo punto va aggiunto il burro, meglio se a temperatura ambiente, continuando a mescolare fino a farlo sciogliere per bene. Aggiungere quindi un pizzico di peperoncino, ovviamente a piacere, ma vi assicuriamo che è l’ingrediente in grado di “trasformare” questi bocconcini gustosi in irresistibili raffinatezze!
Consigliamo di aggiungerne un pizzico alla volta e di assaggiare per verificare il grado di piccantezza desiderata…
Questa che abbiamo preparato viene chiamata ganache.
Una volta ben amalgamati i vari ingredienti si deve lasciar riposare al fresco. Quando la ganache si sarà raffreddata e rassodata si possono formare le palline, grandi quanto una nocciola, e una volta pronte andranno riposte in frigorifero per circa mezz’oretta.
Trascorso questo tempo i tartufini piccanti sono pronti per essere passati nel cacao in polvere così da dar loro quell’aspetto classico e irresistibile!
Per produrre questi cioccolati, possiamo utilizzare anche gli appositi stampi in silicone: sono facili da reperire nei negozi di attrezzatura per cucina e semplicissimi da usare. Basta versarvi la ganache quando è ancora calda e lasciarla raffreddare. Appena i cioccolatini hanno raggiunto la giusta consistenza, si estraggono con facilità e si ricoprono con il cacao.
I tartufini vanno conservati in frigorifero e sono l’ideale per un dopo cena gustoso, per un fuori pasto peccaminoso o come premio a fine giornata!

Buon peccato di gola a tutti!



giovedì 31 ottobre 2013

Farrotto di zucca

La zucca è l’autunno in tavola… La si può cucinare in molti modi e ci si può divertire con molte ricette!E’ un ingrediente ricco di vitamine sali minerali e fibre e, nonostante il suo essere così dolce, povero di zuccheri.
Il farro, altro ingrediente ricco di ottime proprietà nutrizionali, è uno dei cereali che preferiamo, sia d’estate per una colorata insalata sia d’autunno per un buon farrotto come in questo caso.
Per prima cosa ci occupiamo della zucca.
Per circa 6/8 persone avremo bisogno di 1,5 kg di zucca pulita, 100 gr di cipolla, un filo d’olio extra vergine, sale e pepe.
Pulire la zucca può sembrare complicato ma in realtà c’è un trucco per rendere il processo veloce e semplice! Si porta a bollore dell’acqua in una pentola abbastanza grande da contenere la zucca e dopo aver lavato quest’ultima la si immerge per cinque minuti. In questo modo la buccia si ammorbidisce e eliminarla risulta facile.
Tagliare la zucca a metà, eliminare i semi e tagliare la polpa a dadini.
Il procedimento poi è lo stesso che viene utilizzato per preparare la crema di zucca: in una casseruola alta si mette la dadolata di zucca, la cipolla e ½ litro d’acqua, si aggiunge il sale e si lascia cuocere per almeno 40 minuti (aggiungendo acqua se necessario).
Quando la polpa sarà morbida si procede a frullarla fino ad ottenere una crema omogenea.
Per 6/8 persone circa sono necessari 500 gr di farro decorticato (non necessita di ammollo ed è il cereale meno calorico in assoluto) che bisogna, per prima cosa, sciacquare abbondantemente sotto l’acqua fredda. Dopo di ché il farro va tostato in padella con un filo d’olio extra vergine di oliva per circa 5 minuti, mescolando di continuo. Una volta tostato cuocerlo in una casseruola coperto con il triplo di acqua salata e portare ad ebollizione (a questo punto cuocere per almeno 20 minuti).
Una volta pronto il farro, scolarlo ed unirlo alla crema di zucca mantecando con 100 gr di burro, 250 gr di parmigiano grattugiato e servire caldo, decorando il piatto con un trito leggero di prezzemolo fresco.


E POI OGGI E' HALLOWEEN QUINDI ZUCCA PER TUTTI!!


mercoledì 23 ottobre 2013

Tutti pazzi per le castagne!

Autunno, tempo di castagne!
Invece però di gustarcele nel cartoccio, belle calde, magari a passeggio per le vie del centro, noi vi proponiamo di utilizzarle come ingrediente di una zuppa davvero deliziosa!
Per 8-10 persone servono: 2kg di castagne congelate (sono già sbucciate e si trovano ora abbastanza facilmente anche nei supermercati), 150g di porro, qualche fungo essiccato, 50g di olio extra vergine di oliva, sale e pepe.
In caso non troviate le castagne congelate, potete comunque utilizzare i marroni freschi: il procedimento è un po’ più lungo, ma ugualmente semplice.
Se utilizzate le castagne fresche, ne serviranno circa 3kg: procedete incidendone la buccia,  disponetele nel piatto del forno a microonde, bagnatele con un po’ di acqua e cospargetele con sale grosso. Cuocete alla massima potenza per circa 10 minuti. Toglietele dal forno e sbucciatele.
A questo punto, le castagne vanno cotte (sia che abbiate a disposizione quelle congelate che quelle che arrivano direttamente dal bosco!). Preparate 3 litri di brodo vegetale, utilizzando sedano, carota e cipolla, sale. Unite anche i funghi essiccati, che potranno così liberare tutto il loro aroma. Una volta pronto, eliminate dal brodo le verdure e aggiungete le castagne e i porri a tocchetti.
Cucinate per un’ora, a fuoco lento, con il coperchio.
Verificate la cottura delle castagne, quindi con l’aiuto di un frullino a immersione, riducetele a una crema. Mentre frullate, aggiungete lentamente l’olio. In caso la crema risultasse troppo densa, arrivate alla giusta consistenza aggiungendo un po’ di acqua ben calda. Regolate di sale e pepe.
Ecco, la zuppa di castagne è pronta!  Alcune varianti di questa ricetta?
Provatela con l’aggiunta di funghi porcini (500g, cotti a parte in tegame e poi uniti alla crema) o del tartufo, magari lo scorzone dei Berici (anche in questo caso, da aggiungere alla crema di castagne già pronta). Oppure ancora servita con crostini di pane al rosmarino. E’ un piatto semplice, di facile esecuzione, ma il risultato è garantito!




venerdì 4 ottobre 2013

un aperitivo profumato!

Oggi vi proponiamo un ricetta da bere e una ricetta da mangiare, ideali per un aperitivo in compagnia!
Il cocktail in questione è opera di un giovane cuoco della Valle Aurina, Tommy, che ha dato il suo nome ad una bevanda semplicissima, di grande effetto e dal profumo stuzzicante.
Portare ad ebolizzione 1 litro d’acqua con 1 chilo di zucchero. Quando lo zucchero si sarà sciolto togliere la pentola dal fuoco, lasciar raffreddare e travasare in una bottiglia aggiungendo all’interno otto rametti di rosmarino fresco e pulito. Questo sciroppo necessita di circa 15 giorni di infusione, quindi se state organizzando un aperitivo con gli amici, magari per festeggiare il vostro compleanno, prendetevi per tempo! Trascorso questo tempo potete preparare il cocktail Tommy: in un bicchiere adatto e con abbondante ghiaccio versare ¼  di sciroppo e ¾ di Prosecco di Valdobbiadone freddo. Mescolare e guarnire con un rametto di rosmarino che dovrete prima passare sotto l’acqua calda per qualche secondo.
In abbinamento a questo gustoso e fresco cocktail consigliamo dei club sandwich indiani. Gli ingredienti necessari sono: petto di pollo cotto precedentemente in forno e tagliato a fettine molto sottili, della maionese,  un cucchiaino di curry in polvere, melanzane grigliate, del formaggio tipo Edamer e del pane da tramezzini.
Per prima cosa si devono tostare le fette di pane da entrambi i lati. Consigliamo di acquistare quello che trovate nelle confezioni rettangolari e di tagliarlo solo alla fine.
Per comporre il nostro club sandwich andremo a formare tre strati di pane. Mescolare la maionese con il curry in polvere. Tagliare il pollo a fettine abbastanza sottili e aggiustarlo di sale e pepe. Spalmare il primo lato del pane tostato; quindi farcire con una fetta di pollo e una fetta di formaggio. Chiudere con una nuova fetta di pane tostato e spalmarlo nuovamente con la maionese. Quindi disporre una fetta di formaggio seguita da una di melanzana grigliata e di nuovo formaggio e chiudere con una fetta di pane sempre spalmata di maionese sul lato a contatto con gli ingredienti.
Tagliare a questo punto i sandwich in modo da ottenere dei triangoli della grandezza che più preferite.
Prima di servire scaldare in forno e servire con una ciotolina di maionese al curry a parte.

Durante i nostri eventi vanno a ruba, voi cosa ne dite?!


mercoledì 25 settembre 2013

INSALATE D'AUTUNNO

Abbiamo sempre detto che cucina è sinonimo di fantasia. Che ogni ricetta può trasformarsi e solleticare i sensi in modo diverso rispetto alla versione originaria, se non abbiamo paura di “osare”, di inserire un ingrediente nuovo, di verificare un abbinamento che sulla carta può sembrare insolito.
Per questo oggi vi proponiamo due ricette davvero molto semplici, in cui la frutta si unisce al  formaggio e alla verdura, ma che vogliono come sempre rappresentare lo spunto per ideare nuove combinazioni, di gusti e colori.
Entrambe queste insalate possono essere proposte sia come antipasto, che come piatto unico. Ottime per la pausa pranzo perché sono una soluzione leggera, ma completa anche per l’apporto di proteine.
Le dose indicate sono per 4 persone.
Per l’insalata di mele servono: 2 mele granny non troppo acide, 150g di quartirolo o di salva cremasco, 1 manciata di gherigli di noce, una costa di sedano.
Sbucciate le mele, tagliatele a spicchi, quindi a fettine. Per evitare che anneriscano (provate questo sistema anche quando preparate la macedonia di frutta fresca!) sciogliete 2 cucchiai di zucchero con il succo di un limone; aggiungete quindi mezzo litro di acqua gasata e immergete nel liquido la frutta.
Procedendo con la preparazione della nostra insalata, tagliate a cubetti il quartirolo; pulite il sedano e tagliatelo a fettine.
Scolate le mele, unite il quartirolo e il sedano. Condite con olio, sale e pepe e aceto di mele. Disponete del piatto da portata e ultimate con i gherigli di noce.
E’ un insalata fresca, dal sapore decisamente insolito, ma molto gustosa. Provate a abbinarla a un bicchiere di sidro di mele!
Per la seconda insalata servono: 3 cespi di insalata belga, 1 melograno, formaggio di malga (o gruviera) e una manciata di noci. Pulite la belga e tagliatela a striscioline. Sgranate il melograno e tagliate a cubetti il formaggio. Unite gli ingredienti, otre alle noci. Condite con olio, sale e pepe.
L’amarognolo dell’insalata si sposa molto bene con la nota dolce del melograno, che con i suoi chicchi colorati da’ un bel tocco di rosso al bianco della belga.

Insalata di mele granny, quartirolo e noci




martedì 17 settembre 2013

La confettata

La confettata, anche detta degustazione di confetti, è un dolce momento a conclusione del giorno più bello nella vita di due innamorati. 
I confetti rappresentano una tradizione radicata nel nostro paese, che negli ultimi tempi è stata rivisitata e trasformata in un una vera esperienza sensoriale, grazie alla varietà di gusti e ai particolari allestimenti della tavola. Ci piace molto coccolare fino alla fine i nostri ospiti, offrendo loro un tocco di dolcezza in più e una scenografia degna di un giorno così importante.
Così i confetti, da sempre protagonisti del matrimonio, assumono un ruolo ancora più importante: dopo il taglio del dolce allestiamo un tavolo speciale, dove all'interno di vasi di vetro e alzate di diverse dimensioni troneggiano gusti diversi e sfiziosi colori.
Ci piace pensare che durante i nostri servizi di catering la tavola dei confetti rispecchi in pieno la personalità del matrimonio, che poi è la personalità di chi si sposa. Per questo l'allestimento è sempre curato nei minimi dettagli e perfettamente adattato alla location prescelta.
Queste foto sono relative al matrimonio di sabato che si è tenuto a Villa Petrobelli. Che ne pensate?



lunedì 16 settembre 2013

VOGLIA DI ESTATE…ANCORA!

Le ferie per la maggior parte di noi sono già un ricordo, e forse proprio per questo abbiamo ancora voglia d’estate…
Effettivamente, nel momento in cui stiamo scrivendo queste parole, le temperature sembrano proprio quelle di un paio di mesi fa: sfidando le previsioni meteo che però ci annunciano giorni di pioggia e calo delle temperature, abbiamo scelto di parlare oggi di un classico estivo della nostra cucina italiana.
Il vitello tonnato è un piatto che ha sicuramente travalicato i confini della regione di origine (il Piemonte) e ha superato brillantemente la prova del tempo. Se ne parla già nel ‘700-‘800 e Pellegrino Artusi ne riporta la ricetta nel suo La Scienza in cucina e l’Arte di mangiare bene del 1891.
Il vitello tonnato, o vitel tonè, è però un piatto che appartiene alla nostra tradizione popolare e proprio per questo ha beneficiato dell’evoluzione legata al territorio, al passare del tempo e al modificarsi del gusto.
Troviamo così mille ricette di questo piatto: ognuna con una caratteristiche che la rende ora più leggera, ora più legata alla creatività di un grande chef o magari a un caro ricordo della nostra famiglia.
Quella che vi proponiamo noi oggi, è quella di Nonna Rosy.
Per 6 persone, servono: 500-600g di girello di vitello, 180g di tonno  sgocciolato dall’olio di conservazione, 100g di funghetti sott’olio, 30g di acciughe, 20g di capperi, 3 cipolline sott’aceto e 2 uova di maionese. Sedano, carota e cipolla per il brodo.
Preparate il brodo vegetale, a bollore immergete la carne e portatela a cottura. Scolatela e lasciatela raffreddare.
Nel frattempo frullate gli ingredienti della salsa, utilizzando un po’ di brodo per renderla morbida. Regolate di sale.
Tagliate la carne  a fette sottili, disponetele sul piatto e condite con la salsa al tonno.
Le varianti sono, come detto, pressoché infinite e riguardano ovviamente la salsa: da quella preparata senza uova (come prevedeva la ricetta dell’Artusi), a quella che vede la presenza dello yogurt per renderla light, fino ad arrivare all’inserimento del tartufo nero, magari quello dei nostri Colli Berici.
Anche in questo caso, quindi, libero sfogo a fantasia e creatività! Saremo felici se vorrete condividere con noi la vostra personale versione!

venerdì 2 agosto 2013

Zuppetta di melone e feta

Usare la frutta in un modo nuovo è sicuramente una delle cose migliori che si possano fare d’estate, quando la stagione calda offre la sua più ampia varietà, i suoi colori e i suoi sapori è un peccato non approfittarne!
Il melone, insieme all’anguria, è uno dei frutti-simbolo dell’estate: dal bel colore solare, ricco di acqua, di fibre e di zuccheri, è nel contempo dissetante e nutriente.
Il melone contiene un’alta percentuale di sali minerali che aiutano a tenere sotto controllo la pressione ed inoltre, essendo ricco di acqua permette di combattere il caldo e riequilibrare le scorte idriche perdute a causa della sudorazione.
Il melone inoltre fa belli! Infatti è un prezioso nutrimento per l’epiderme in quanto ricco di fibre e vitamine A e C che aiutano a reidratare la pelle.
Uno dei più classici impieghi del melone è con il prosciutto crudo. Questi due sapori sembrano davvero fatti per stare insieme!
Dovendo sempre metterci alla prova con ricette nuove per i nostri servizi di catering e non troppo elaborate per la stagione estiva ci piace cimentarci in abbinamenti nuovi e spesso con la frutta. Per questo oggi vi proponiamo una zuppetta rinfrescante e molto saporita, nonché di indubbio effetto.
Per circa 4/6 persone servono un melone di circa 1,5 kg maturo (quindi profumato!) e 120 grammi di feta greca.
Per prima cosa si deve pulire il melone (possibilmente fresco, quindi conservato precedentemente in frigorifero) eliminandone la buccia ed i semi contenuti all’interno. Dopo di ché si frulla la polpa con un filo d’olio extra vergine di oliva, un pizzico di sale e pepe e una decina di foglie di mentuccia.
L’importante è frullare tutti insieme gli ingredienti grossolanamente.
Una volta frullata la zuppetta può essere subito impiattata e si andrà a sbriciolare la feta greca con le mani su ogni piatto. Si guarnirà infine con qualche fogliolina di menta intera.
Semplice, veloce e gustoso!

Che ne dite?


venerdì 26 luglio 2013

Polpette di cous cous con limone e acciughe

Alle polpette è davvero difficile resistere!
Oggi ve le proponiamo in una versione davvero gustosa!
Abbiamo presentato queste polpette ad una sfilata qualche tempo fa e hanno riscosso davvero un ottimo successo. Il profumo del limone, la delicatezza del cous cous e il gusto saporito dell’acciuga rendono questo piatto davvero prelibato, ma al tempo stesso leggero e ideale per la stagione estiva. Inoltre possono essere servite come finger food e mangiate direttamente con le mani (per la gioia dei più piccoli!) oppure come antipasto, con una buona insalatina croccante.
Per preparare circa trenta polpette di piccole dimensioni, in perfetto stile finger food, servono 100 gr di semola di cous cous precotto: scaldare il forno a 200°, mettere il cous cous in una teglia e tostarlo nel forno caldo per 15 minuti circa. Si può tostare anche in una padella antiaderente, a fuoco vivo per pochi minuti, facendo attenzione che non si bruci.
A questo punto il cous cous va coperto con il brodo vegetale (che va precedentemente preparato con carota, cipolla e sedano) e lasciato riposare per cinque minuti. Quindi sgranatelo con un filo d’olio extra vergine di oliva e con l’aiuto di una forchetta.
Una volta raffreddato aggiungete la buccia grattugiata di un limone (attenzione a grattugiare solo la parte gialla e non quella bianca perché troppo amara), il succo di mezzo limone, otto acciughe tritate finemente con un coltello, un uovo intero sbattuto, 20 grammi di Grana Padano, sale e pepe.
Con il nostro cous cous condito formate con le mani delle polpettine e passatele nel pan grattato.
Friggete le polpette in olio caldo finchè non saranno dorate e servitele calde.
Sono buonissime anche fredde, quindi sono perfette per una gita fuori porta o sotto l’ombrellone!




venerdì 19 luglio 2013

tartufini di caprino e feta... liberate la fantasia!

Con queste giornate calde e soleggiate la sera è  davvero  rilassante stare all’aperto! Incontrarsi con gli amici, assaporare l’ultimo sole della giornata che intiepidisce la pelle e l’aria che si rinfresca… Non so voi, ma questo bisogno di leggerezza e naturalezza si scopre anche a tavola, con cibi freschi, veloci da preparare, colorati e vivaci.
Il caprino fresco e la feta, ad esempio, sono alcuni di quegli ingredienti che non dovrebbero mai mancare d’estate!
Oggi vi proponiamo una ricetta veloce e molto d’effetto, nonché davvero buona! Si tratta di tre diversi tartufini divertenti ma è uno spunto: metteteci del vostro e fateci sapere come avete scatenato la fantasia!
Per prepararne una ventina occorrono 160 grammi di caprino fresco, 50 grammi di feta greca, sale e pepe. Sbriciolare la feta con le mani e amalgamarla al caprino con l’aiuto di una forchetta (sconsigliamo l’uso del mixer per evitare che il composto perda la giusta consistenza). A questo punto con le mani bagnate formare delle palline di circa 2 centimetri di diametro.
Per insaporire i tartufini, noi proponiamo: pistacchi tritati, la buccia di arancia lavata e grattugiata (fate attenzione a non grattugiare la parte bianca, troppo amara) e della paprika dolce.
Passate i tartufini nei 3 ingredienti separati, premendo un po’ in modo che il condimento aderisca bene e serviteli appoggiandoli in pirottini da pasticceria.
Potrete proporre questi tartufini, sfiziosi e colorati, per un aperitivo in terrazza o sotto una pergola rigogliosa  in giardino, l’importante che sia in buona compagnia e lontano dal caos cittadino!
L’abbinamento ideale è un buon calice di vino spumante Metodo Classico, anche rosè, purchè ghiacciato.  
Abbiamo pensato a questo abbinamento perché l’acidità di questo vino e le sue bollicine si sposano perfettamente con la sapidità e la grassezza del formaggio. Un vino rosso infatti andrebbe a coprire quasi totalmente il sapore dei tartufini.
La giusta bollicina è sempre importante!

Cosa ne pensate?




mercoledì 26 giugno 2013

Tartare di tonno e avocado con crostini di pane e crema prezzemolo

Con l’arrivo dell’estate (anche se oggi non si direbbe!) la voglia di freschezza e colori si fa sentire! Per questo oggi vi proponiamo una gustosa tartare di tonno per le vostre serate estive.
Per circa 6 persone gli ingredienti sono: 300 grammi di filetto di tonno crudo da sushi abbattuto, due avocadi interi, 100 grammi di prezzemolo fresco, un limone, 30 grammi di salsa di soia, 150 grammi di pane casereccio, olio extra vergine di oliva, sale e pepe.
Per evitare problemi di tossinfezione, è molto importante che il pesce venga congelato prima di essere consumato crudo. Chiediamo al nostro rivenditore di fiducia rassicurazioni in questo senso, oppure congeliamo il tonno fresco a casa, prima di utilizzarlo per questa ricetta (il pesce deve restare congelato per almeno 24 ore, ad almeno -20°C) uello
Una volta scongelato il filetto di tonno tagliarlo a cubetti grossolanamente; pelare l’avocado e farne anche di questo una dadolata, avendo l’accortezza di condirlo immediatamente con l’olio extra vergine, per evitare che annerisca.
Tagliare il pane nello stesso modo e saltarlo in padella con un filo d’olio extra vergine, per farlo tostare.
Unire in una pirofila il tonno, l’avocado e il pane; condire con la salsa di soia, il sale, il succo di mezzo limone e mescolare bene il tutto. Aggiungere olio, se necessario.
Per preparare la crema del condimento, unire in una ciotola le foglie pulite  del prezzemolo, il succo di mezzo limone, due cucchiaiate di olio extra vergine di oliva (meglio se pugliese perché dal gusto più deciso) e un pizzico di sale. Frullare con un frullino a immersione.
Disporre sul fondo dei piatti la crema prezzemolo, mettere al centro un coppapasta rotondo e riempirlo con la tartare preparata. Sfilare il coppapasta, decorare con qualche listarella di avocado e  servire.



martedì 14 maggio 2013

Vellutata di spinacini novelli


Una delle ricette più conosciute della cucina internazionale è la salsa vellutata, base di salse e sughi, e di molte zuppe.
Il bello delle vellutate è che possono essere preparate con qualsiasi ingrediente si abbia a disposizione: tra le verdure che la primavera ci regala abbiamo scelto di utilizzare gli spinacini novelli per la ricetta che vi proponiamo oggi.
La ricetta di base per la preparazione della salsa vellutata (per circa 4 persone) richiede i seguenti ingredienti: 50 grammi di burro, 50 grammi di farina, ½ litro di brodo, un mazzetto di prezzemolo fresco e un pizzico di pepe e noce moscata.
In una casseruola fondere il burro e mescolarvi la farina: questo composto si chiama roux. Imbiondirla leggermente ed aggiungere mezzo litro di brodo filtrato (vegetale o di carne  o di pesce a seconda dei gusti e della vellutata che si intende preparare) ancora caldo. Portare il tutto ad ebollizione sempre mescolando e cuocere per circa 20 minuti. Aggiungere infine pepe e prezzemolo.
Per preparare la vellutata di spinaci, dopo aver seguito il procedimento di base, si passa alla sbianchitura degli spinaci , tecnica utilizzabile tutte le volte che si cucinano verdure per preservarne il colore, evitando che diventino troppo scure e garantendo così un bel colore acceso. Per 4 persone sono necessari circa 500 grammi di spinacini freschi puliti: tuffarli in acqua bollente e salata per 3-4 minuti dopodiché scolarli e metterli in una ciotola con acqua e ghiaccio.
Una volta effettuato questo procedimento insaporire gli spinaci strizzati in un tegame con 20 grammi di burro ed un pizzico di sale e pepe (il burro può essere sostituito con un filo d’olio extra vergine di oliva). Passare gli spinaci al setaccio o frullarli con un frullino a immersione.
A questo punto, alla salsa vellutata preparata in precedenza, si unisce il composto frullato di verdura e si lascia insaporire sul fuoco per circa dieci minuti.
La ricetta, fino a questo punto, può essere preparata anche con un giorno di anticipo e conservata in frigorifero.
Al momento del servizio è necessario completarla, scaldandola e unendo due tuorli sbattuti, 200 grammi di panna fresca da cucina e 30 grammi di Parmigiano Reggiano grattugiato.
La vellutata va servita calda e volendo può essere accompagnata da crostini: tostare il pane in forno e poi saltarlo in padella con una noce di burro e un pizzico di Parmigiano Reggiano.



giovedì 24 gennaio 2013

Bocconcini di filetto di maiale in salsa di caffè

Il bello del nostro lavoro è che non si può mai smettere di imparare... Ci si deve sempre mettere alla prova con ricette nuove e prodotti diversi.
Questa ricetta la stiamo "sperimentando" già da un pò (le foto sono state fatte al corso di cucina dedicato alla carne che si è tenuto poco tempo fa) ed è perfetta in questa stagione.

Filetto di maiale in salsa di caffè




 Ingredienti
1,2 kg di filetto di maiale
50 gr di burro
Sale e pepe

Per la crema al caffè
150 gr di sugo di carne filtrato
30 gr di caffè ristretto
20 gr di panna liquida
1 pizzico di cannella
1 rametto di rosmarino
10 gr di amido di mais
Sale e pepe
1 pizzico di caffè solubile per guarnire

Per il sugo di carne
Scarti del filetto di maiale
1/2 cipolla
½ carota
½ gamba di sedano
1 bicchiere di vino rosso
1 rametto di rosmarino
Sale e pepe
Acqua q.b.

Pulire il filetto di maiale dal cordone.
(Usare gli scarti per preparare il sugo di carne: farli cuocere con la cipolla, la carota e la gamba di sedano tritate, il rosmarino, il vino rosso e l’acqua per non farli asciugare. Cuocere il tutto per alcune ore finchè la carne non si sarà ammorbidita, aggiungendo se necessario altra acqua durante la cottura.)

A questo punto tagliare il filetto sgrassato a medaglioni di 1,5 cm di spessore. Rosolarlo nel burro dalle due parti, salare e pepare. Tenere al caldo facendolo sgocciolare.

Preparare la salsa al caffè: una volta pronto il sugo di carne filtrarlo ancora caldo e farlo cuocere con 30 gr di caffè ristretto, 10 gr di amido di mais, 1 pizzico di cannella e rosmarino.
Spegnere la fiamma e aggiungere la panna fresca.

In un piatto da portata disporre le fette di filetto e irrorare il tutto con la salsa che deve essere cremosa e non troppo liquida. Guarnire con un pizzico di caffè solubile.


Cosa ne pensate?